Nella primavera 2024 sarà pubblicato il volume “Scrittori e scrittrici di economia nel Regno d’Italia”, curato da Piero Barucci, Fiorenza Manzalini, Simone Misiani, Manuela Mosca e Letizia Pagliai.
L’opera costituisce il risultato di una ricerca durata dieci anni e rappresenta il primo dizionario che individua, sulla base di criteri ispirati alla massima inclusione, tutti coloro che a vario titolo hanno scritto su questioni latamente economiche in volumi, in scritti in onore, in opere miscellanee, in riviste specializzate, in enciclopedie e in altri testi pubblicati nel periodo preso in considerazione (1861-1946). Ciò nella convinzione che limitarsi ai soli economisti avrebbe costituito un criterio troppo restrittivo per l’epoca.
Sono stati dunque considerati i maggiori economisti italiani e, in generale, gli accademici nelle discipline economiche. Ma molte voci sono dedicate ad accademici di discipline affini quali la statistica, le materie aziendali, la geografia economica, il diritto, la storia economica e del pensiero economico, la filosofia morale e del diritto, la matematica e la storia tout court. Inoltre, sono state incluse numerose voci rivolte a figure di politici, pubblicisti, industriali, banchieri, funzionari pubblici, sindacalisti, manager, ingegneri, religiosi e a molti altri protagonisti della scena economica italiana dell’epoca.
Ne sono risultate 655 schede biografiche, redatte con la collaborazione di 188 studiosi di storia del pensiero economico, economisti, storici dell’età contemporanea, delle istituzioni e del diritto, nonché di altre scienze sociali provenienti da tutta Italia. Nella compilazione delle voci – ciascuna delle quali è completata da un elenco delle opere prodotte dal soggetto descritto, particolarmente concentrate sul periodo del Regno d’Italia (pur non mancando accenni più sintetici a periodi più recenti e successivi) e da una essenziale bibliografia secondaria – gli estensori hanno lavorato in completa autonomia, entro i limiti di una griglia essenziale che era stata loro fornita all’inizio del percorso.
L’intento è stato quello di realizzare uno strumento che, superando lo specialismo che relega gli studiosi nel proprio ambito, stimoli nuovi studi e nuovi approfondimenti, mettendo a disposizione degli interessati uno strumento agile per approcciarsi al mondo della ricerca economica in prospettiva storica.
Oltre a ciò, è lecito ritenere che attraverso il dizionario sia possibile intravedere una traccia dell’intera storia del pensiero economico, contribuendo a gettare una luce, ad es., sulla nascita della scienza delle finanze, sulla faticosa ricerca di un’autonomia scientifica e metodologica dell’economia politica, sulla nascita accademica dell’economia monetaria, sul percorso di concettualizzazione dell’economia aziendale, sul declino delle “scuole”, sulla nascita del diritto del lavoro.