1. L’Istituto ha ritenuto utile procedere alla sistematica ricognizione e catalogazione dell’imponente mole di scritti (volumi, saggi, articoli, corsi di lezioni, lettere, prefazioni, discorsi, interventi parlamentari, recensioni, traduzioni) prodotti da Luigi Einaudi in materia di banca e di borsa. La ricerca effettuata ha preso a base la “Bibliografia degli scritti di Luigi Einaudi dal 1893 al 1970” curata da Luigi Firpo e l’Appendice pubblicata nel 2017.
La redazione del Repertorio – che è stata affidata a Sebastiano Nerozzi e a Carlo Cristiano – ha richiesto uno spoglio pressoché completo e una consultazione diretta di tutte le opere di Einaudi. Non sempre, infatti, le tematiche bancarie e finanziarie sono oggetto esplicito del titolo degli scritti e, in molti casi, esse vengono trattate nell’ambito di articoli che affrontano, in via prioritaria, tematiche diverse quali l’agricoltura, il commercio, l’industria, la moneta e le relazioni internazionali.
All’avvio del lavoro si pensava che la vasta letteratura secondaria riguardante le molte pagine dedicate da Einaudi ai temi bancari, finanziari e monetari, unitamente agli studi sulla storia bancaria e monetaria del periodo avessero già ampiamente chiarito il pensiero einaudiano in materia. Nel procedere dell’attività ci si è invece accorti che molte opere che trattano, in tutto o in parte, il pensiero di Einaudi su temi di banca e di moneta, insistono su un numero circoscritto di contributi e non compiono un’indagine più circostanziata e sistematica focalizzata su argomenti specifici.
La loro importanza emerge invece in tutto il suo spessore da una lettura continuata e sistematica degli scritti di Einaudi dedicata all’approfondimento di argomenti specifici. Una lettura che il Repertorio permette di effettuare in modo molto più agevole, offrendo una mappa funzionale alla costruzione di piste di ricerca più approfondite e complete.
2. La vastità dell’opera – che ha visto la luce nel luglio 2021 (clicca qui per la scheda del libro) ed è stata oggetto di una serie di presentazioni presso qualificati istituti accademici e di cultura – ha consigliato la predisposizione di tre volumi, contenuti in un unico cofanetto e composti da: a) un saggio introduttivo di 244 pagine (primo volume); b) il Repertorio degli scritti di Luigi Einaudi in materia di banca e di borsa pubblicati negli anni 1893-1918 (schede 1-577) (secondo volume); c) il Repertorio degli scritti di Luigi Einaudi in materia di banca e di borsa pubblicati negli anni 1919-1961 (schede 578-1293) (terzo volume).
Il saggio introduttivo intende offrire alcune linee di sintesi su come il Repertorio possa contribuire ad ampliare la conoscenza delle idee di Einaudi in materia di banca e di borsa evidenziando taluni dei molti collegamenti e approfondimenti che la grande quantità e qualità degli scritti einaudiani rende possibili.
La lettura – guidata dalle chiavi di ricerca offerte – delle schede contenute nel Repertorio offre la possibilità di illuminare specifici aspetti del pensiero di Einaudi, scrittore di banca e borsa, attraverso la messa a disposizione di itinerari di ricerca che si dipanano non soltanto sulle strade maestre ormai largamente battute, ma anche su percorsi secondari meno conosciuti ma non per questo meno capaci di suscitare l’interesse dello studioso.
3. Mette infine conto rilevare come dalle cifre scaturenti dall’opera di Nerozzi e di Cristiano si ricavi, sia pur indirettamente, un suggestivo percorso alla scoperta dell’avventura umana e intellettuale dell’economista e statista piemontese e come, quindi, valga la pena di ripercorrerle quale tangibile testimonianza di questo itinerario.
Nella collaborazione con “La Stampa” (1896-1902) e nella sua prima collaborazione con il “Corriere della Sera” (1903-1925) Einaudi scrive, rispettivamente, 185 e 626 articoli dedicati a vicende bancarie e finanziarie.
Più in particolare, nel periodo bellico (1915-1918) Einaudi – quale convinto protagonista di un’intensa campagna per la mobilitazione economica e finanziaria a sostegno dello sforzo bellico – firma 700 articoli di cui 1/3 dedicati ai temi bancari, monetari e finanziari.
Tra il 1918 e il 1925, completamente assorbito dalle battaglie quotidiane del convulso dopoguerra, Einaudi pubblica 450 articoli dei quali 65 su temi bancari, 100 su temi borsistici, 250 sulla finanza pubblica, sulla circolazione monetaria e sulla stabilizzazione della lira, 30 sul sistema monetario internazionale.
Negli anni del regime (1925-1943) Einaudi, non volendo rinunciare al suo ruolo di comunicatore e di educatore economico, è costretto a rivedere più volte sedi e modalità del suo magistero. Produce dunque 220 articoli sui temi bancari e borsistici, continuando a partecipare al dibattito teorico internazionale (131 articoli su “Economist”) ed intensificando la sua attenzione sui temi di storia del pensiero economico (35 articoli su “Riforma sociale” e, dopo la chiusura di quest’ultima, 24 articoli sulla “Rivista di storia economica).
All’indomani del crollo del regime e della ripresa della vita democratica, Einaudi non esita a scendere in campo. Nel Repertorio sono censiti 67 scritti afferenti al periodo del Governatorato (1945-1948). Accanto ad una serie di articoli e di interviste, prevalgono i documenti ufficiali (le Considerazioni finali alle Assemblee della Banca d’Italia; gli interventi alla Consulta nazionale; gli interventi all’Assemblea costituente).
L’elezione alla Presidenza della Repubblica rallenta fortemente, per ragioni di opportunità istituzionale, l’impegno di Einaudi come scrittore di argomenti economici. Gli scritti in temi monetari, bancari e finanziari si riducono a poche unità in tutto il settennato (1948-1955).
Nell’ultimo scorcio della sua vita (1955-1961) Einaudi si dedica all’opera di sistemazione degli scritti già pubblicati e preferisce intervenire su argomenti di carattere istituzionale, politico e pedagogico, per cui i temi bancari e finanziari rappresentano una quota ridotta della sua nuova produzione.